venerdì 2 marzo 2012

LO SPRECO DI ENERGIA COMINCIA DA CASA...

I palazzi e in genere le costruzioni dentro cui abitiamo sono stati realizzati, nella maggiore parte dei casi, in tempi in cui l’emergenza energetica era di la da venire. E con le stesse logiche costruttive si è ancora continuato anche quando il prezzo del petrolio ha superato i 100 euro al barile e soprattutto si è diffusa la consapevolezza che il petrolio è risorsa scarsa e destinata a finire.
C’è chi accusa le nostre case di essere dei colabrodo dal punto di vista dello spreco energetico e uno studio di Legambiente, in collaborazione con Edison, in quattro città, Roma, Milano, Firenze e Bolzano, sembra confermarlo.
Sotto questo profilo, la città dove si presta maggiore attenzione allo spreco di energia attraverso gli immobili è Bolzano, c on risparmi fino a un quarto rispetto ai consumi precedenti. Merito, sostiene Legambiente, di una “certificazione energetica” che dovrebbe essere imposta a tutti e fare parte integrante dell’atto di compravendita di ogni immobile, fpsse anche un semplice garage.
La certificazione attesta la rispondenza della costruzione a determinati standard di isolamento termico che consentono appunto i risparmi di energia.
  • DATI:

Ben il 45% dei consumi energetici nazionali è causato dagli sprechi causati dalle case inefficienti, poco coibentate dal freddo o progettate in modo da non tenere in conto il risparmio energetico. Aldilà dell'elevato costo equivalente di petrolio (Mtep) pagato dal nostro paese in importazioni, circa 84 tonnellate, l'eccesso di spesa energetica si trasla in avanti nella bolletta delle famiglie italiane. L'efficienza energetica "in casa" potrebbe, inoltre, ridurre del 20% le emissioni di gas serra, ben oltre quanto richiesto dai restrittivi parametri di Kyoto.
Gli articoli pubblicati su diversi media online prendono spunto da uno studio del Libro Bianco Energia - Ambiente Edificio dell'Enea e della Federazione Industrie Finco presentato in questi giorni in Confindustria e al Ministero dell'Ambiente. In Italia si contano 26 milioni di abitazioni di cui circa circa il 66% progettate senza alcuna attenzione al problema dell'efficienza energetica.
Dallo studio emerge una preoccupante crescita del 2% l'anno dei consumi kilowattora nel settore civiledovuta a una cattiva gestione dell'illuminazione interna, a uno scarso isolamento delle case dal freddo esterno e, infine, alla rapida diffusione dell'aria condizionata negli edifici. Oggi, oltre 7 milioni di climatizzatori rinfrescano le estati torride degli italiani contribuendo, però, ad aumentare il calore esterno alle case peggiorando, di conseguenza, l'effetto serra.
In buona sostanza, siamo costretti ad accendere i climatizzatori per rinfrescarci dal calore esterno causato dall 'effetto serra ma, così facendo, contribuiamo noi stessi ad accelerare il fenomeno l'effetto serra. Un circolo vizioso da cui non si esce senza un'opportuna strategia di efficienza energetica. Se un tempo la "casa ecologica" era da considerarsi una stravaganza per ricchi oggi sussistono seri e razionali motivi per trasformarla in una regola per tutti.
 Un grande spreco di energia è dovuto anche dai computer che spesso rimangono accesi per intere giornate
ecco il nostro slogan:"IO SPENGO LO SPRECO"





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