martedì 26 febbraio 2013

domenica 18 marzo 2012

domenica 11 marzo 2012

IL CENTRO...




25 gennaio 2011: il comitato Via (Valutazione di impatto ambientale) della Regione boccia l'impianto eolico che la società Ipotenusa di Agnone avrebbe voluto realizzare in un'area a poche centinaia di metri da Castelguidone. Ossia dieci torri da due megawatt di potenza ciascuna, alte 140 metri. 4 febbraio 2012: la società riproporrà in un'assemblea un nuovo progetto di wind-farm. In paese sono stati affissi i manifesti che annunciano l'incontro per domani, alle 16, nella struttura pluriuso del Comune. Il progetto questa volta prevede 7 aerogeneratori per una potenza di 14 megawatt. Il parco eolico, secondo l'impresa molisana, dovrebbe essere realizzato a Castelguidone ma i cavi e l'apparato di collegamento saranno interrati e attraverseranno altri tre comuni: Torrebruna, San Giovanni Lipioni e Celenza sul Trigno. La notizia ha risvegliato l'indignazione di chi aveva combattutto un anno fa contro l'impianto. Non mancano comunque i cittadini a favore. Se le condizioni meteo permetteranno l'assemblea, il clima probabilmente a dispetto della temperatura esterna, sarà infuocato. Il comitato Dinamismi, lo stesso che un anno fa (appoggiato da Wwf, Lipu e dall'associazione Altura) ottenne la bocciatura del primo progetto, ha annunciato una nuova battaglia. A giudizio degli ambientalisti l'area dell'impianto è bellissima dal punto di vista paesaggistico, ma molto fragile sotto l'aspetto ambientale in quanto riconosciuta a rischio idrogeologico. Impoverita qualche anno fa dagli incendi, se sottoposta a nuovi interventi, la zona, a parere delle associazioni contrarie alla wind-farm, potrebbe cedere. «Senza considerare che l'area è ricca di specie faunistiche rare quali il nibbio reale e il nibbio bruno, due esemplari che laddove esistono torri eoliche muoiono spesso schiantandosi contro le strutture», assicurano le associazioni. Di ben altro avviso la Ipotenusa, pronta ad offrire a Comune, sindaco, Mario Cicchilitti, cittadini e ambientalisti, tutte le assicurazioni necessarie.

mercoledì 7 marzo 2012

ENERGIA ALTERNATIVA


Spesso tale classe di fonti energetiche viene confusa o assimilata a quella delle fonti di energia rinnovabile (che in inglese sono sinonimi) o anche a quella delle fonti energetiche in grado di permettere uno sviluppo sostenibile. In realtà le fonti di energia alternativa comprendono una classe più ampia di forme di produzione di energia comprendendo "qualunque" modo di produzione di energia che non avvenga mediante l'utilizzo di combustibili fossili. Una differenza sostanziale ad esempio è la presenza fra le fonti alternative dell'energia nucleare che non viene compresa nell'altra classe in quanto considerata non rinnovabile.
Il termine divenne di uso comune negli anni settanta, a valle delle crisi petrolifere del 1973 e 1979, che avevano fatto vedere in maniera chiara le problematiche poste da un mondo dell'energia troppo dipendente dal petrolio e, in generale, dall'approvvigionamento di fonti fossili.
Negli ultimi trent'anni sono state investite nella ricerca in tal senso molte risorse umane ed economiche. Nonostante ciò, uno dei problemi è rappresentato da conflitti d'interesse tra chi dovrebbe investire i fondi nella ricerca e chi produce attualmente l'energia o chi vende petrolio: di conseguenza vengono a mancare le alternative per il futuro.
Ad oggi sta aumentando, da parte di numerosi ricercatori la preoccupazione per il futuro energetico dell'umanità. Secondo modelli ritenuti generalmente validi come ad esempio il modello di Hubbert, sembra che il petrolio sia in fase di esaurimento (molti pensano che si stia superando il picco di Hubbert). Se ciò si rivelasse vero, provocherebbe delle ripercussioni enormi (alcuni parlano di ripercussioni catastrofiche) sull'economia, lo sviluppo e il sostentamento dell'umanità nei prossimi decenni (in particolare del mondo industrializzato, che maggiormente utilizza queste fonti), in quanto estremamente dipendenti dal petrolio. Una via indicata da molti per non incappare in questi eventi, è l'emancipazione dall'utilizzo del petrolio come fonte energetica, investendo risorse, ricerca e fondi nello sviluppo di fonti alternative di energia, che attualmente ricoprono una percentuale pari a circa il 20% della produzione energetica mondiale.